Docenti contro il GAFAM

Didattica a Distanza

Domenico Fiormonte scrive:

Un gruppo di docenti di alcune università italiane ha scritto una lettera aperta sulle conseguenze dell’uso di piattaforme digitali proprietarie nella didattica a distanza. Auspichiamo che si apra al più presto una discussione sul futuro dell’educazione e che gli investimenti di cui si discute in queste settimane vengano utilizzati per la creazione di un’infrastruttura digitale pubblica per scuole e università.

Potete trovare il testo a questo indirizzo: https://infolet.it/2020/11/10/perche-luniversita-delle-piattaforme-e-la-fine-delluniversita/

Il passo che ritengo più importante è:

Lo scopo di queste azioni …  spingere il governo a investire finalmente nella creazione di un’infrastruttura pubblica e basata su software libero per la comunicazione scientifica e didattica.

Anche Walter Vannini nel suo articolo https://www.agendadigitale.eu/scuola-digitale/liberiamo-la-scuola-dai-servizi-cloud-usa-lettera-aperta-ai-presidi/ scrive:

La decisione degli Organi Collegiali di attivare i servizi della piattaforma G Suite for Education per tutti gli alunni e docenti è illecito. E non è vero che non ci sono alternative. C’è un problema. Proviamo allora a demolire le convinzioni più frequenti che lo hanno generato.

Nella sua lettera aperta ai presidi scrive:

… dal 16 luglio, la scelta che gli Organi Collegiali hanno deliberato è illecita. Proprio nel senso di “al di fuori della legge”. La sentenza C-311/18 (“Schrems II”) della Corte Europea di Giustizia non ammette dubbi al riguardo …

In effetti al momento della prima fase della pandemia poteva essere accettabile utilizzare gli strumenti offerti dai colossi dell’informatica. Ma nel frattempo? Sono passati mesi, per non parlare del fatto che sono anni che l’argomento è sui tavoli della politica.